REGGIO CAL. – OPERAZIONE “SPAZIO DI LIBERTÀ”


NEL GENNAIO 2016 LA POLIZIA DI STATO AVEVA ARRESTATO I SUPERLATITANTI CREA GIUSEPPE E FERRARO GIUSEPPE IN UN COVO-BUNKER IN CUI ERANO CUSTODITI MICIDIALI ARMI E MUNIZIONI A DISPOSIZIONE DELLA ‘NDRANGHETA —

 

Il blitz che consentiva la cattura dei super-latitanti CREA Giuseppe e FERRARO Giuseppe veniva effettuato dopo mesi di indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. L’azione, complessa, articolata e di eccezionale difficoltà operativa permetteva, oltre all’arresto dei due pericolosi latitanti, l’individuazione del loro covo dotato di ogni comfort, dove venivano rinvenute e sequestrate armi – alcune cariche e pronte all’uso – (8 pistole, 3 armi lunghe ed un kalashnikov), munizionamento di vario calibro, esplosivo, detonatori, nonché un monitor e delle microtelecamere collegate per la videosorveglianza esterna del  nascondiglio.

Fra gli arrestati nell’operazione “Spazio di Libertà” vi sono i diversi fiancheggiatori dei due latitanti, coloro che curavano e gestivano la latitanza di CREA Giuseppe e FERRARO Giuseppe fungendo da “vivandieri”, assicurandone i collegamenti con gli altri membri della  cosca e, più in generale, con i familiari, procurando loro appuntamenti con soggetti terzi o riportando loro e per loro conto le c.d. “imbasciate”, provvedendo altresì a realizzare un covo completamente mimetizzato nella fitta vegetazione, fornito di acqua corrente, energia elettrica, bagno con doccia e di una cucina.

 

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